“Questo film fa schifo”. Ecco l’autorevole commento esternato del nostro critico cinematografico Vaz in seguito alla visione della release odierna.
La verità, secondo me, è che può anche fare schifo, ma è uno schifo che rapisce.
La scena iniziale della battaglia della protagonista contro le tre zombie gothic-lolita, per dirne una, con la sua colonna sonora completamente fuori contesto ed i fiotti di sangue finto che imbrattano tutto, è qualcosa che i Tarantino del futuro rivaluteranno, inspirandocisi.
Trama: nel liceo pubblico di Tokyo arriva Monami Arukado, una nuova studentessa. E’ carina, ma nessuno la nota. Va in giro con uno strano mantello e disdegna la luce del sole.
San Valentino. Tutte le ragazze della classe, suddivise tra gothic-lolita, ganguro e depresse croniche con smanie di automutilazione, hanno con sé i cioccolatini da regalare ai loro boyfriend. Ma il perverso professor Uchiyama sequestra tutto e ordina a Igor, il custode gobbo e sfigurato, di bruciare ogni cosa.
Solo Monami è riuscita ad evitare che il suo piccolo cioccolatino dal ripieno molto speciale venisse confiscato e può così offrirlo a Jyugon Mizushima. Il gesto scatena le ire dell’autoproclamatasi fidanzata di Jyugon, Keiko Furano, figlia del vice-preside.
Nello scontro tra le due ragazze Keiko muore, per la gioia di suo padre, in realtà uno scienziato pazzo ossessionato dalle gesta del Dottor Frankenstein. Grazie ad una scoperta dell’infermiera ninfomane della scuola, che è anche la sua assistente, il folle scienziato riesce a dare vita ad una versione potenziata di Keiko, il cui unico scopo adesso è quello di vendicarsi di Monami…